Garmin Fenix 3: prova e impressioni - apassolento.com
580
post-template-default,single,single-post,postid-580,single-format-image,theme-borderland,cookies-not-set,eltd-core-1.0.3,woocommerce-no-js,ajax_fade,page_not_loaded,,borderland-ver-1.9, vertical_menu_with_scroll,smooth_scroll,hide_inital_sticky,wpb-js-composer js-comp-ver-7.5,vc_responsive

Garmin Fenix 3: prova e impressioni

L’avevo promesso qualche settimana fa ed ora eccomi qui a raccontarvi del test di prova che ho fatto sull’orologio multifunzione top di gamma di Garmin, il Fenix 3. Naturalmente poi lo confronto con il “cugino” della concorrenza, il Suunto Ambit 3 di cui potete leggere qui.

Per prima cosa ricordiamo sempre l’ultilizzo che ne devo fare, sono un’escursionista ed in questa attività il Garmin Fenix 3 dovrebbe accompagnarmi (e tirarmi fuori dai guai, ma tanto non mi caccio mai nei guai e quindi non mi servirà mai… finchè non mi caccio nei guai… ), occasionalmente mi diletto anche con l’alpinismo e l’idea di fondo è che questo orologio dovrebbe integrare carta e bussola, se non sostituirla in caso in cui la triangolazione fosse impossibile per diversi motivi piuttosto che per praticità (carta e bussola comunque dovrebbero essere sempre nello zaino).

Messo sottocarica quindi il mio bell’orologino Garmin (bel pataccone, un po’ meno ingombrante dell’Ambit 3 e display a colori) lo indosso e mi dirigo verso il varesotto e confine con la Svizzera, uscita easy nel parco del Lanza per studiare botanica. La gestione in fase di ricarica è un po’ più laboriosa in confronto alla concorrenza ma niente di che, una volta avviato nel suo uso il Fenix 3 è intuitivo e si fa ben comprendere. Traccio il mio percorso ricco di waypoint e poi rientro in casa pieno di dati, in verità gli stessi che mi fornisce anche l’Ambit ma qui il vero punto di forza rispetto al concorrente: la possibilità di scaricare la traccia e gestirla con un qualsiasi software (io uso basecamp ad esempio). La gestione tramite un software non può nemmeno essere paragonata a quella attraverso Movescount, i motivi sono semplici: col primo puoi fare praticamente quello che vuoi con le tracce, ed è molto più semplice anche programmare un’escursione; il secondo invece è molto “chiuso” come sistema, decisamente poco friendly, e se la creazione di una comunità di utenti attorno a quella pagina dovrebbe essere un punto di forza io lo considero tutt’altro (certo che in caso di emergenza uso per arrivare alla meta la traccia di uno che non conosco e che non è neppure verificata, si certo).

Quanto di buono si limita però qui. Ancora una volta il limite più grande è la batteria, lo stesso dell’Ambit. La durata è inaccettabile, già il Suunto durava una giornata scarsa, questo Garmin rischia davvero di non portarti nemmeno al termine di un trekking giornaliero ma lungo, merito probabilmente dell’utilissimo display a colori. Altra cosa la cartografia disponibile (comunque non di default). In rete si trovano delle mappe vettoriali realizzate apposta per essere utilizzate con questo orologio, belle ma inutili. Per permettere una visualizzazione (oddio) sullo schermo (dai ci si può accontentare) e soprattutto con un hardware così limitato la mappa vettoriale riporta al massimo le cime più “famose” (frequentate non mi sembra, visto che nel lecchese mancavano le Grigne). Non c’è una sufficiente accuratezza neppure nel riportare i sentieri, purtroppo.

Oggetto più bello che utile a mio parere. In conclusione, un po’ brutale se volete: se vi va di acquistare un orologio Gps multifunzione che fa le stesse cose utili di uno della stessa marca (che costa la metà se non meno e svolge comunque ottimamente tutte le stesse funzioni di tracciamento delle attività sportive) e bullarvi di avere lo schermo a colori, è l’aggeggino che fa per voi.

Per tutti gli altri c’è un conto in banca un po’ più “ricco”.

Garmin adesso ha lanciato un Gps da polso che promette di essere un po’ più gps e di poter quindi sfruttare l’intera cartografia: la serie Epix. Vedremo. Fermo che un Gps è un’altra cosa, resta la mia perplessità sulla batteria, problema insormontabile per l’escursionista. Un suggerimento (se mai qualcuno lo leggesse): analogico, batteria di durata vera, bussola, baro e altimetro, il gps che restituisce le sole coordinate. Mi servirebbe anche sapere l’ascesa ed avere allarme baro. Il top fasi lunari, maree, alba e tramonto. Vuoi farlo più ricco? E fallo tracciare, anche se qui mi sa che sempre sarà sempre a scapito della durata batteria. Si lo so che esistono gli aggeggini di casa Casio, ma non restituiscono le coordinate in caso di necessità. Se esiste una cosa così da mettere al polso ditemelo per favore.

 

garmin fenix 3

 

gionata pensieri
No Comments

Post a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.