Fornello ad alcool fai-da-te
Fornello ad alcool, semplice, portatile ed economico. Ecco come creare il vostro.
Se avete letto il mio precedente post (è sempre il tempo di una piccola grande miniavventura) magari vi siete chiesti come procurarvi un fornello perchè quando finirà l’isolamento per il coronavirus volete passare le vostre giornate all’aperto.
Se non intendete rinunciare ad un buon caffè ma non avete un fornello potete farvene uno in casa, alimentato ad alcool, con pochissimo materiale.
Vi occorrono:
- due lattine
- righello
- pennarello indelebile
- forbici
- un po’ di libri a caso
- cotone idrofilo
- punteruolo o puntina da disegno
- alcool denaturato
Seguendo le istruzioni a video non dovreste aver grossi problemi. Nel caso abbiate bisogno di un chiarimento lasciatemi un messaggio.
Quando incendiate l’alcool fate attenzione, di giorno la fiamma difficilmente si vede, con un po’ di occhio però ne distinguerete il tremolio dei vapori.
Lasciate che il fornello si scaldi, la fiamma non parte all’istante tipo lanciafiamme, ci vorrà qualche secondo.
Per usare il vostro fornello ad alcool vi serviranno anche un supporto ed un paravento (per il primo cercate qualcosa di adeguato a sopportare il peso della caffettiera, nel caso si possono fare facilmente con una gruccia ed un foglio di alluminio).
In rete trovate un sacco di siti e video con istruzioni dettagliate, ma penso che tutti si sia passati dal sito https://fornelloadalcool.wordpress.com/ per capirne qualcosa di più.
Un fornello ad alcool va benissimo per preparare un caffè o scaldare dell’acqua fino a farla bollire per un thè. Con l’acqua bollente si possono facilmente preparare anche pasti liofilizzati tipo noodles, oppure se aggiungete all’acqua un dado potete cucinare dei raviolini che necessitano di pochissima cottura, o un cus cus. Le discriminanti maggiori sono la stabilità e la capacità di carico del vostro supporto.
Buone giornate all’aperto
Fatemi sapere come va
Dopo aver constatato che un fornello ad alcool mi era comodo ne ho acquisto uno precostruito, anzi due (il primo sono riuscito a creparlo…).
Quelli in commercio normalmente si basano normalmente su un concetto diverso, l’alcool è visibile e più facile da incendiare; altra comodità il fatto che siano richiudibili una volta spenti, non occorre quindi svuotarli o lasciar bruciare tutto l’alcool per riporli.
Ve li linko
Quello che attualmente uso, tatonka, in acciaio, è più capiente.