Artavaggio e lo Zucco di Maesimo - apassolento.com
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Artavaggio e lo Zucco di Maesimo

<Quagliozzo… hai qualche dritta per una passeggiata col wookie?>

Ed il Quagliozzo-sumar ci regala una grande domenica. Piani di Artavaggio, con una splendida e facile salita partendo dalla strada che raggiunge la Culmine di San Pietro. Il wookie ringrazia. In poco più di due ore e mezza a passo di treenne ci siamo goduti una giornata tra i prati di Artavaggio, località della Valsassina in estate preferibile ai vicini Piani di Bobbio, più affollati e, almeno a mio parere, se si vuole fare una semplice passeggiata molto meno belli.

ACCESSO:

Solita Milano-Lecco e salita verso la Valsassina. Alla rotonda di Ballabio continuiamo seguendo a destra la provinciale che percorre il fondovalle, a Balisio troviamo le indicazioni per Moggio, la strada sale sulla destra. Superiamo Maggio, Moggio, ed iniziamo a trovare le indicazioni “Culmine San Pietro”. Scorgiamo la funivia e proseguiamo, quando si è ormai fatto quasi tutto il dislivello si fa un ultimo tornante verso destra, si passa una bella baita ristrutturata a sinistra e poco dopo si parcheggia. C’è uno spiazzo a sinistra da cui parte la carrozzabile per i piani di Artavaggio, chiusa da una stanga.

Il punto di partenza può essere raggiunto anche dalla val Brembana. Da Sedrina (in val Brembilla) o da San Giovanni Bianco (val Taleggio) percorrendo la provinciale 24. Dopo Vedeseta si raggiunge la Culmine di San Pietro e poi si scende per circa 1 chilometro fino a trovare sulla destra la fantomatica sterrata chiusa dalla sbarra.

PERCORSO:

I segnavia indicano i rifugi Aurora, Nicola e Cazzaniga Merlini. Inizia la sterrata. <Vai vai vai… e arrivi ai prati, che pian piano ti portano alla funivia e ai rifugi. Nei periodi di disgelo trovi splendide fioriture di crocus viola e bianchi. Una bella deviazione può essere quella per lo Zucco di Maesimo, devi fermarti prima. Ad un certo punto la sterrata si fa quasi pianeggiante e c’è un luuuungo rettilineo. Quando finisce ed esci dal bosco vedi alla tua destra, un pò in alto, una baita bella lunga. La raggiungi e da lì individui il sentiero che con poco dislivello ti porta alle radure (e se sei fortunato e silenzioso ai camosci) dello zucco. Anche lì splendide fioriture anche estive di botton d’oro>.

Non resta che seguire le indicazioni dell’amico Quaglia per regalarsi una bella domenica.

I Piani di Artavaggio sono una nota località sciistica del lecchese. D’inverno sono frequentatissimi. Hanno una vocazione più orientata verso i bambini rispetto ai vicini Piani di Bobbio (che si possono raggiungere con il Sentiero degli Stradini, tratti esposti ed attrezzati, 2 ore di cammino). D’estate sono una meta molto rilassante, frequentati il giusto, offrono diverse escursioni, per tutte le gambe.

Una possibilità è anche quella di salire con la funivia da Moggio. Una corsa ogni mezz’ora. Biglietto 12 euro (bambini ridotto a seconda dell’età: 3 euro fino ai 5 anni, 8 fino ai 12. I cani pagano 6 euro).

DIFFICOLTA’: T (carrozzabile), precorrenza 2h30 circa

DISLIVELLO: 400 mt (1200-1600… quota 1626 mt il rifugio Sassi Castelli)

INTERESSE: paesaggistico

ETA’: +3

 

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