Gennaio e i giorni della Merla - apassolento.com
505
post-template-default,single,single-post,postid-505,single-format-gallery,theme-borderland,cookies-not-set,eltd-core-1.0.3,woocommerce-no-js,ajax_fade,page_not_loaded,,borderland-ver-1.9, vertical_menu_with_scroll,smooth_scroll,hide_inital_sticky,wpb-js-composer js-comp-ver-7.5,vc_responsive

Gennaio e i giorni della Merla

E la Merla gli chiese: <Gennaio! Potresti durare qualche giorno in meno?>

29, 30, 31 gennaio. 30, 31, 1 febbraio. Ci sono diverse opinioni su quali siano i “giorni della merla” ma a noi interessa di più che con l’avvicinarsi del periodo che la tradizione vuole sia il più freddo dell’anno ci sono storie da raccontare. Durante una breve escursione in mezzo alla neve queste storie possono aiutarci a distrarre i più piccoli (ma anche gli adulti) dai ritmi della città ed aiutarli a concentrarsi sull’attimo e sull’ambiente che stanno vivendo.

Raccontava mio nonno che quando lui era bambino Gennaio aveva solo 28 giorni e che a quei tempi anche la Merla non era nera come oggi, aveva piuttosto un piumaggio candido come la neve, che l’aiutava a nascondersi meglio dai predatori in quegli inverni in cui era solito fioccare ben più copiosamente di ora. Durante quel periodo dell’anno la temperatura era rigida e come se ciò non bastasse Gennaio era dispettoso, la Merla doveva ogni giorno uscire a cercare di che sopravvivere ed ogni volta che metteva il becco giallo fuori dal nido lui fischiava ancora più forte e chiamava un vento che soffiava portando ancora più gelo. Un giorno, stanca di dover lottare non solo contro i morsi della fame, la Merla si rivolse a lui e gli chiese: <Gennaio! Potresti durare qualche giorno di meno?>. Gennaio non dimostrò buon cuore e le rispose che a lui erano toccati 28 giorni, che 28 giorni sarebbe durato, e che sarebbe potuto anche andarle peggio, potrebbe avere avuto 31 giorni come il suo fratello Febbraio. La Merla non si rassegnò e l’anno successivo si fece trovare preparata. Passò i mesi che precedono l’arrivo di Gennaio a far provviste, di cui riempì il suo nido. Quando Gennaio iniziò a fischiare tra i rami degli alberi e con sé portò vento, neve e gelo la Merla rimase rintanata nel suo nido. Aveva di che sopravvivere finchè il mese fosse durato. Il 28, Gennaio allentò la sua presa e la Merla fece di nuovo capolino dal suo nido. Con fare beffardo si rivolse a lui: <Hai visto? Non sei riuscito a gelarmi il becco quest’anno>. Baldanzosa andò a raccogliere nuove provviste convinta di essere stata finalmente capace di giocare lei un brutto scherzo a quel mese dispettoso. Gennaio però andò dal fratello e gli chiese in prestito tre giorni. <A cosa ti servono?> gli chiese Febbraio. <A prendermi la rivincita sulla Merla che si è presa gioco di me> rispose lui. Febbraio acconsentì alla richiesta del fratello e Gennaio incominciò a fischiare come non aveva mai fatto. Furono tre giorni di bufera, con vento fortissimo e neve fitta che impedivano di vedere alcunchè. La Merla fu sorpresa all’aperto mentre cercava nuove provviste. Spaventata per sua fortuna trovò riparo all’interno di un comignolo. Sopravvisse a quei tre giorni, ma quando uscì dal comignolo le sue piume erano diventate tutte nere. E’ da quel giorno che la Merla ha le piume nere e Gennaio invece 31 giorni.

gionata pensieri
No Comments

Post a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.